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LABORATORIO DI TEATRO DELL’OPPRESSO

LABORATORIO DI TEATRO DELL’OPPRESSO

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ass. Parole Animate (supervisione locale, formazione di gruppo locale di TdO insieme a Giolli Coop)
In Diversity Alessandra Manzini: animazione, ricerca e drammaturgia partecipativa

Aperto a tutti Max 20 partecipanti (mediatori, operatori, artisti, richiedenti asilo, musicisti, persone del quartiere)

OBIETTIVI
Socializzare i drammi sensibilizzare e perseguire il cambiamento sociale. Lavorare sulle proprie oppressioni e quelle collettive restituendole sotto forma di immagini e di scene che evidenzino il problema e chiedano al pubblico di provare a risolverlo alla ricerca di una partecipazione attiva dello spettatore.
Obiettivo di In Diversity è indagare la nostra relazione con l’identità, l’altro, il diverso per combattere la stigmatizzazione degli immigrati e fornire un arsenale di strumenti per costruire narrative alternative che incrementino la capacità di dialogo interculturale e la comprensione reciproca.

METODOLOGIE
Il TdO si presenta come forma di teatro non convenzionale, con una forte valenza politica (anche se rifiuta la tentazione ideologica) ed educativa. Nel TdO si sperimentano direttamente le “meccanizzazioni” corporee e comunicative che ognuno di noi sedimenta nella vita quotidiana e, attraverso l’incontro con l’altro, il soggetto intraprende un percorso di “coscientizzazione”, passo primo e necessario verso il cambiamento.
Teatro Immagine: insieme di attività basate sul linguaggio non verbale delle immagini corporee.
Teatro Invisibile: forma di teatro realizzata in contesti di vita quotidiana, che porta il teatro fuori dal teatro e coglie le reazioni del pubblico inconsapevole di trovarsi di fronte ad una performance teatrale.
il Teatro Forum: performance che tende a realizzarsi in situazioni il più delle volte informali (teatro, strada, piazza, aula scolastica, centro sociale…), finalizzata al coinvolgimento attivo degli spettatori, ossia al loro intervento diretto sulla scena.